Le Grandi Recensioni

House of Cards

Posted in stroncature by Ares on novembre 19, 2018

e la difficoltà di portare a termine una storia.

Se come me avete seguito House of Cards non potrete non avere qualcosa dire sulla sesta e ultima stagione. Perché House of Cards è stata la prima serie Netflix e ha di fatto segnato uno spartiacque, il prima e il dopo, la normalità del serial tv da seguire settimana dopo settimana con il “tutto e subito”garantito dal servizio streaming.

Ebbene, causa le note vicissitudini di quel grande attore (e pessimo essere umano?) di Kevin Spacey, cacciato via in seguito all’ondata di indignazione delle molestie sessuali dentro e fuori dal set, la produzione ha dovuto riscrivere la sesta stagione incentrando tutto su Claire Underwood.

Inizio: lei al comando, Frank Underwood morto . Ma gli otto episodi hanno mostrato tante di quelle lacune e trovate per me strampalate che la visione è stata una sorta di discesa verso il nulla. Ho avuto l’impressione che la fretta abbia portato solo tanto scompiglio e poche confuse idee. Quasi a dire “chiudiamola e non parliamone più”. Perché sarà sempre ricordata per la questione Spacey, un fantasma che si aleggia continuamente come il suo defunto personaggio.

Però…Claire Underwood è sola, circondata da nemici e gente che vuole fregarla e/o ucciderla, sembra un’incapace totale ma in realtà pianifica in modo diabolico. Alcune trovate sono imbarazzanti (la gravidanza), alcuni personaggi non si capisce che origine abbiano e che fine facciano (gli Shepherd), altri non si capisce perché, nonostante tutto quello che hanno combinato, siano ancora liberi di girare (Doug Stamper). Aggiungere una serie di cadaveri eccellenti che neanche nelle dittature sudamericane, qualche altro espediente assurdo tipo la minaccia nucleare et voilà.

E la fine? Cos’è stato, un duello? La confessione?? L’aver ucciso uno perché evitasse di uccidere l’altra e così rovinare la sua “eredità”? L’eredità di Frank? Dopo la merda che ha combinato e che stava venendo a galla? Ma che palle…ma dai…

Non capisco la fretta. Avrebbero potuto prendere spunto da Game of Thrones e aspettare qualche mese, finire di scrivere con calma la sceneggiatura e poi girare il tutto. 

Un applauso enorme va comunque fatto a Robin Wright per aver tenuto la scena praticamente da sola.

Credo che le serie tv moderne, specie quelle più riuscite, corrano tutte il rischio di Lost, ovvero chiudersi in modo indecoroso (se esiste qualcuno che ha apprezzato l’ultimo episodio di Lost si faccia avanti o taccia per sempre) o lasciandosi dietro mille domande irrisolte perché così “i fans possono farsi un’idea”. No. I fans le idee se le fanno comunque, ma vogliono prima delle risposte.

Lost è finito male. House of Cards è finito male. Fringe (altra serie che ho adorato) ha avuto alti e bassi ma si è chiusa in modo tutto sommato sensato. Spero di non dover attendere troppo per la fine di The Walking Dead. Tremo al pensiero di cosa possano fare con Game of Thrones. Attendo Westworld con ansia.

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