Le Grandi Recensioni

Iron Maiden – The Book of Souls

Posted in dischi, musica, stroncature by Ares on agosto 31, 2015

Gli Iron Maiden si sono suicidati con The Final Frontier (e durante quel tour riuscirono anche a offrire un concerto imbarazzante).
Quando ho letto dell’arrivo di The Book of Souls (doppio album, canzoni da 18 minuti eccetera) ho pensato: “Buon per Dickinson che è guarito, ma che senso ha fare un doppio album dopo 35 anni di carriera? Boh, speriamo bene…” Poi, all’improvviso, tra i contatti di Facebook trovo quello che segue, la non-recensione del disco da parte del prof Crotaloalbino. Ho fatto copia/incolla, l’autore non ha voluto aggiungere altro. Il mio parere è alla fine.

bookofsouls

“The Book of Souls” è disponibile in tutti i migliori siti torrent dell’interwebz. Lo sto ascoltando in questo momento ed è la solita cascata di sciolta malprodotta da Kevin Shirley.

Punte di merdità:

1. “The Red and the Black” ha il ritornello che fa “wo-ho-ho-ho” e un pattern di batteria che fa ridere. E dura 13 minuti. Tredici minuti di piattume che potevano essere tre e ventidue secondi.
2. “The Book of Souls” 10 minuti e rotti. A 5:56 provano a suonare come facevano nel 1984 ma falliscono miseramente.
3. “Empire of the Clouds” DICIOTTO MINUTI introdotti da, per la prima volta nella storia, un pianoforte, poi un violoncello e una sezione di archi, il tutto per tre minuti e trentasei secondi prima che Bruce cominci a gorgheggiare. Ovviamente la proporranno dal vivo, buon riposo.
4. Il suono della batteria di Nicko McBrain, assolutamente penoso. Fa schifo alla merda cagata dalla merda della merda. E fa incazzare se si considera il budget di cui dispongono. Nella fattispecie: i tom suonano come fustini di detersivo, la cassa è inesistente, il rullante è una pentola e, dato che non si tratta di pornogoregrind, è un difetto.

Le uniche composizioni che si salvano sono quelle che non superano i 6 minuti. Per esempio “Death or Glory” che, nel 1986, sarebbe stata la b-side di un 45 giri.

Squallore. L’ho già cancellato. Ciao.

 

Allora, diciamo che concordo su tutto. The Red and the Black non si ascolta e l’introduzione di Empire of the Clouds mi ha fatto venire in mente i Guns’n’Roses di Use Your Illusion. Se ci aggiungiamo stacchi che vorrebbero essere prog si capisce come la sindrome che aveva colpito la band con The Final Frontier è ben lontana dall’essere debellata.

Le canzoni più brevi hanno più senso, è vero. Nessuna svetta sulle altre, nessuna verrà ricordata come una grande canzone degli Iron Maiden, ma hanno tutte un loro perché.

Dickinson canta come sempre, ma ho letto che le sue parti sono state registrate prima della scoperta della malattia e mi auguro che le cure non abbiano intaccato le corde vocali. Le chitarre dei signori Murray, Smith e Gers fanno il loro dovere (e lo fanno bene) senza però creare nulla di rilevante o memorabile. McBrain e Harris al solito.

14 Risposte

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  1. Acreed said, on agosto 31, 2015 at 09:18

    Ma andate a fare in culo va.. Voi e ste pseudo recensioni. Le fate solo per spalare merda, teste di ciolla.

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  2. Matteo said, on agosto 31, 2015 at 11:19

    Tutti i siti di musica , votano e scrivono cose entusiastiche su questo album.. Gli iron maiden cercano sempre di fare cose nuove e qualche volta sbagliano. . Bisognerebbe avere più rispetto verso certi gruppi

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    • Scassonio Rompoglioni said, on agosto 31, 2015 at 12:00

      Coloro che scrivono per i “siti di musica” hanno le loro opinioni. Legittime opinioni. Secondo me TBoS è una catasta di feci di ornitorinco, È la mia opinione.

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    • negrodeath said, on agosto 31, 2015 at 12:17

      No.

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    • Ares said, on agosto 31, 2015 at 12:32

      Molti “siti di musica” vengono pagati per scrivere cose entusiastiche.

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      • negrodeath said, on agosto 31, 2015 at 12:44

        Il mio “no” era riferito a “Bisognerebbe avere più rispetto verso certi gruppi” di Matteo, ovviamente.

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      • Scassonio Rompoglioni said, on agosto 31, 2015 at 13:15

        Mi era sfuggito il “Bisognerebbe avere più rispetto verso certi gruppi”. Questo potrebbe essere, hands down, il più bel commento di sempre.

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  3. merda said, on agosto 31, 2015 at 12:13

    merda

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  4. Matteo said, on settembre 1, 2015 at 15:56

    Va bene fenomeni e saputelli di merda.. Io godo come un riccio nel sentirmi un album come the book of souls.Finalmente i cari maiden, scrivono un album con i contro cazzi , voi continuate a sentirci la vostra merda

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  5. Attila said, on settembre 1, 2015 at 20:47

    A me sta solamente sulle balle che Crotaloalbino non ha più un blog, ma sta solo su Facebook, di cui rifiuto l’iscrizione…

    Per il resto mi sono addormentato al minuto 12 di quella roba che dura 18 minuti e li ho mandati senza scaricare altro.

    Se hai più di 37 anni e lì hai ascoltati negli ’80, non puoi concordare che questa sia solo ciò che il prof ha determinato nell’introduzione.

    Cordialità

    Attila

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  6. Claudio Mazzuco said, on settembre 2, 2015 at 18:42

    Cosa dire.. Ha detto tutto il crotalo. Gli iron maiden sono morti di vecchiaia ormai da anni. Li han sostituiti con dei pupazzi anziani che nel 2015 sono ancora convinti sia sufficiente spararsi le pose per metterla nel culo ai metallari. Probabilmente a ragione vista la qualità dei bimbiminkia metalz che ritengono i rammstein l’apice del fraccamento, e non sanno manco tirar su 50 kg di panca piana. Meno male che esistono gli Anal Urtikaria altrimenti sarebbero bestemmie.
    Vi meritate I cardle of filth

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  7. Claudio Mazzuco said, on settembre 2, 2015 at 20:35

    Concludo: due giorni fa percorrevo la grande arteria di produttività del nordest, la A4. Mi fermo all’autogrill di Bergamo. Colazione super con succo alla pera in omaggio, mi dirigo verso l’uscita e ad un certo punto sento un gran tanfo di piscio. La toilette è li vicino ma l’occhio mi cade su un cestone di cd a 4 euro. Le migliori opere di Fausto Papetti, la compilation “80 voglia disco party” e Fear of the dark. Ed è lì che ho capito che la puzza non veniva dal cesso. Pertanto di che stiamo parlando?

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