Le Grandi Recensioni

Kasabian – Velociraptor!

Posted in dischi, musica, richieste by Ares on settembre 26, 2011

Direttamente dall’Irlanda ecco il pensiero di Evaristo aka V for Vainmona aka Eversen a proposito dell’ultimo lavoro dei Kasabian.

Buona lettura.

Tranquilli, Ares non ascolta questa roba. (edit di Ares: non è vero un cazzo, magari non sono i miei prefertiti ma io i Kasabian li ascolto!) – (secondo edit di Ares dell’Agosto 2014: i Kasabian mi hanno frantumato le palle e li ho eliminati in maniera definitiva dalle cose che ascolto)

I Kasabian, band di Leicester il cui musico e autore delle canzoni e’ un ragazzo di origine italiana dalla voce stridula noto all’anagrafe come Sergio Pizzorno, mentre il frontman e’ un figaccio (cosi’ dicono molte ragazze) rispondente al nome di Tom Meighan (a me sembra un pompinaro, ma vabbe’), tornano in scena con il quarto album.
In Italia in molti diranno “e chi cazzo sono?”, beh, sappiate che qui fanno (e parlo solo dell’Irlanda) un centinaio di passaggi televisivi al giorno, tra sigle di trasmissioni televisive ed eventi sportivi, lo facevano anche in Italia, ma in Italia non si dice mai il colpevole.

Dicevo il quarto album, azzeccato fin dal titolo: “Velociraptor!” (il punto esclamativo non e’ dettato dal mio entusiasmo, e’ proprio il titolo, un po’ come Therapy? per capirci). Ho acquistato il CD DeLuxe perche’ c’era anche un dvd live appresso, girato al concerto alla O2 arena di Dublino, concerto al quale ero presente, mi son sentito parte in causa.

Ho messo il cd in macchina e a parte i singoli di cui parlero’ a breve sono rimasto pressoche’ deluso, ho pensato ad una produzione davvero povera e ad idee poco chiare. Era colpa del multilettore: mi ero sbagliato e avevo messo su l’ultimo cd dei Dream Theater. (questa ve la meritate tutta, stronzi…e si’ ho il multilettore nel bagagliaio perche’ giro con un Alfa da tamarro, e allora?)

Che cos’e’ “Velociraptor!”? E’ in sostanza il disco di una band giovane ma matura dall’alto dei suoi 4 album, una band che fonda le proprie basi su sonorita’ acidissime (ascoltare il primo album per capire) miste ad un pop cosi’ orecchiabile da far invidia ai migliori Oasis. Cosi’ Velociraptor! Si snoda tra momenti mostruosamente pop come la track iniziale e ballatone ipnotiche, senza mai dimenticare le origini, quindi in sottofondo partono loop allucinanti che sono un po’ il marchio di fabbrica di Pizzorno, loop che mandano in crisi i migliori Muse, per capire il genere.

E’ un disco onesto secondo me, acido ma onesto, rimprovero ai ragazzi un po’ di mancanza di originalita’, o meglio un eccesso di citazioni, a volte banali, a volte meno, ma troppe, anche se va detto che anche quando sono banali non sono scontate, per capirci cito il commento di una mia esimia collega: “che strano, ogni canzone mi suona come qualcosa di già sentito, però così riarrangiato e modernizzato da essere davvero irresistibile”

Insomma se cercate l’originalita’ non comprate Velociraptor!, se cercate invece del buon pop fatto con la zucca e non con il culo allora fa per voi, solo una raccomandazione: non dico di usare le cuffie da 300 euri di Ares, ma non fatelo con le casse del pc che altrimenti non ci capite un cazzo (come me in macchina all’inizio, i polacchi che l’avevano prima di me ascoltavano merda liquida: tanto volume ma niente definizione…tipo che I hear voices, traccia numero 7, sembrava registrata da Olmo con Cubase o qualche minchiata midi anni 90, e non e’ cosi’).

Nell’insieme penso di poter dire che si tratta della migliore pop band dal 2000 in poi, niente a che vedere con il rock impegnato, niente a che vedere con cose piu’ “alte” di cui parla normalmente Ares, ma una figata da godere tutta d’un fiato, non cede di una virgola in nessun brano, omaggiando dai Beatles (“I see Lucy in the sky, telling me I’m high”) ai Led Zeppelin, ma anche U2 e, questa e’ una perla, i Bloohoud Gang di Bad touch, per non parlare di Man of simple pleasures che pare la Camisa Negra scritta dagli Oasis con Tarantino e fatta dai Gorillaz.

Giunti qui siamo alla traccia 9, la decima e’ Switchblade Smiles, singolo che in Irlanda e Regno Unito frantumera’ i timpani e le gonadi di chiunque, l’unico brano che e’ nel vecchio stile Kasabian, quello che infatti mi piace di piu’: acidi, loop di pianella da LSD, roba strasentita per certi versi, roba buona in ogni caso, specie per loro che l’hanno ingerita. Roba che difficilmente puo’ non piacere, secondo me, al massimo lasciare indifferenti, ma far cagare ragni pelosi no di certo.
Il disco chiude con “chiedi chi erano i Beatles” ma cantata con l’accento di Leicester invece che di Bologna. Bella da matti, un po’ Stadio, un po’ Jean Michelle Jarre. (dopo questa ultima affermazione NESSUNO al mondo ascoltera’ questo disco, ma e’ una cosa che spero, cosi’ ai concerti ci vado solo io). Neon Noon e’ bellissima, se non vi piace accoppatevi, non e’ colpa mia se vi fate intimorire da una pianola Bontempi.

Breve chiosa per il dvd live: bellissimo, ma se volete capire come suonano questi dal vivo andate su VEVO e guardate, ma soprattutto ascoltate, il live nell’aereo. 
Un sample: http://www.youtube.com/watch?v=TP6YN_W-KIU&feature=related 
(we’re on a fucking plane)

Voto: ottantordici tendente al bazinga. La cosa piu’ entertaining dell’anno in attesa di Lulu (rido sin da ora in attesa della recensione).

Vi amo

Evaristo

5 Risposte

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  1. Ares79 said, on settembre 26, 2011 at 13:35

    Io non ho cuffie da 300 euro!

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  2. Ares79 said, on settembre 26, 2011 at 14:25

    Ok, dopo un paio di ascolti posso dire che preferisco i primi due album.

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  3. evaristo said, on settembre 26, 2011 at 15:33

    tu hai cuffie da 300 euro e non vuoi dirlo!

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  4. evaristo said, on settembre 26, 2011 at 15:34

    e tu non ascolti i Kasabian, anzi ti diro’ di piu’: tu non esisti e questo blog e’ mio [lo portano via]

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