Melvins – The Bride Screamed Murder

richiesto da Massimino

Sono circa 30 anni che i Melvins fanno più o meno lo stesso tipo di musica. Per loro vale lo stesso discorso degli AC/DC, mettersi all’ascolto di un loro disco nella speranza di sentire qualcosa di nuovo è da pazzi.

Ma, proprio come nel caso degli AC/DC, ai fan e agli amanti del genere la cosa non interessa. Personalmente, non me ne può fregare di meno se i Melvins fanno la stessa roba da decenni. Conta solo il risultato.

L’importanza che hanno avuto e hanno ancora i Melvins verrà probabilmente compresa tra molti anni. Senza di loro, un’enorme parte del panorama rock e metal alternativo degli ultimi 20 anni non sarebbe mai esistita. Dai Nirvana ai Tool, tantissime band hanno preso ispirazione dal quartetto capitanato da King Buzzo.

Quest’ultimo lavoro non fa che ripercorrere un sentiero ben battuto: riff intricati, decisi e non banali con la solita, favolosa batteria di Dale Crover a fare da contrappunto a voce e chitarre. Continuano ad avere quel sound a metà tra i Black Sabbath e il punk, unici.

Ottime canzoni, mi piace mi piace mi piace! Pig House e I’ll Finish You Off davvero notevoli, aggiungo anche la cover allucinata di My Generation (The Who…lo sapevate, vero???) che con i suoi 7 minuti e più ci regala momenti di sanissima malattia musicale.

Bentornati Melvins, è sempre un piacere.

Voto: 8

Consigliato: a tutti, via, che i Melvins bisognerebbe studiarli a scuola.